Conte dai Monti claudia.crespi Marzo 26, 2025
BOBO PERNETTAZ

Conte dai Monti

Il progetto
COMMITTENTE

autoprodotto

ATTIVITÀ

progettazione e realizzazione nuovo concept di libro

PERIODO

maggio – ottobre 2023

DESCRIZIONE PROBLEMA

Il problema ci è stato posto in forma di domanda: “Vogliamo cambiare la concezione della montagna nell’immaginario delle persone. Ha senso farne un libro?”

Si trattava, quindi, di immaginare uno strumento che non si rivolgesse solamente ad un pubblico abituato a leggere, ma conivolgesse  chiunque gli si avvicinava. E al di là del media, convogliare una sensazione più che enunciare una filosofia.

Infine gli autori erano noti per altre loro peculiarità (Pernttaz per i quadri, Rossi per i libri) e nel progetto andavano coinvolti come scrittore il primo e musicista il secondo.

Il podcast nasce nel segno della tradizione orale, per anni strumento culturale fondamentale.
SOLUZIONE PROPOSTA

Una volta conosciuto Bobo Pernettaz, di cui apprezzavamo già le opere pittoriche, come autore di testi, abbiamo immediatamente visto la potenzialità di creare un podcast dalle sue storie.

In fondo il podcast nasce nel segno di quella tradizione orale che per moltissimi anni (e fino in epoche recenti in Valle d’Aosta) è stato uno strumento culturale fondamentale.

A questo si aggiungano le innate doti istrioniche di Pernettaz, la cui personalità prorompente emerge nel suo eloquio, per cui ascoltarlo leggere ciò che ha scritto rende l’esperienza ancor più significativa.

Abbiamo quindi suggerito di creare una serie orizzontale di podcast che, con cadenza mensile, proponesse le storie.

REALIZZAZIONE PRATICA

La scelta del nome è stata naturale: il ContaStorie.

Si tratta di una distorsione del concetto di cantastorie che, in effetti, è quello che fa Bobo nei suoi spettacoli.
La sua autoironia ha suggerito di far passare anche un aspetto goliardico e un po’ truffaldino del personaggio. Chi racconta storie è anche il “contaballe”.

Infine la parola “cunta” in patois significa storia, favola. In questo modo ci siamo raccordati al territorio che è sempre molto presente nell’opera di Pernettaz.

Una volta stabilito il nome abbiamo provveduto a creare una copertina in cui ci fosse in primo piano un autoritratto dell’artista.

La parola “cunta” in patois significa storia, favola
Lo scopo era di rendere intimo, quasi fisico, il contatto tra autore e ascoltatore.

A questo punto abbiamo creato lo “stile” che avrebbe caratterizzato il podcast.

Considerata la potenza e la poliedricità della voce di Pernettaz, abbiamo deciso di creare un paesaggio sonoro il più spoglio possibile e di non “pulire” eccessivamente la voce, lasciando sospiri, fiati e, a volte, persino dei difetti di pronuncia o dei piccoli suoni naturali. Lo scopo era di rendere intimo, quasi fisico, il contatto tra autore e ascoltatore.

C’era poi lo stile narrativo caratteristico di Bobo, fatto ad immagini, fortemente contaminato dall’arte figurativa che è la sua principale forma di comunicazione. Per riprendere questo aspetto, abbiamo scelto di usare una serie di suoni che siano estremamente evocativi (il gocciare di una fontana, il ronzio degli insetti, il suono delle campane di notte ecc).

A concludere il lavoro abbiamo composto una musica minimal per la sigla: arpeggio di chitarra folk e un fischio. L’idea era di evocare l’immagine dei vecchi cantastorie che giravano i paesi. Una melodia essenziale e al tempo stesso orecchiabile.

RISULTATO OTTENUTO

Il podcast Il ContaStorie è uscito ai primi di novembre su Spotify
(questo il link: https://open.spotify.com/show/2ZJ9uUZTa57r4y0pQKIHtk ) e su tutte le principali piattaforme.

Nel mese di Dicembre, complice il fatto che si trattava di una storia di Natale ha avuto una diffusione enorme.

Nei mesi successivi sono usciti nuovi episodi con uno stile narrativo sempre più improntato al podcast.

Da qualche anno, però,
mi piace scriverle e raccontarle
BOBO PERNETTAZ